Il treno diretto Venezia-Roma è stato unilateralmente soppresso

Venezia, 18 gennaio 2019 | «Prendiamo atto della nota delle Ferrovie dello Stato a proposito del treno diretto che dal Veneto arrivava a Roma e che è stato unilateralmente soppresso, ora apprendiamo, per motivi di diseconomicità.
Senza polemica, rileviamo che per il ripristino di quel treno si sono mobilitati tutte le categorie economiche, i sindacati, i consumatori, gli ordini professionali, le istituzioni, i sindaci della città, gli uomini d’affari i parlamentari della Repubblica appartenenti a diversi schieramenti, gli opinion leader della Regione. Sbaglieremo, ma non sembra questo il segnale di quel pieno favore della clientela di cui la nota di Ferrovie si fregia».

«In merito alle economicità, non ci pare che il pulpito di Ferrovie sia proprio quello più adatto per parlarne a ragion veduta, tanto meno al popolo delle 560mila imprese che ogni giorno producono economia reale e non assistita. In merito al tono della nota, sarà nostra cura inviare una dettagliata rassegna stampa all’ufficio comunicazione di Ferrovie: prenderanno appunti su quanto affermato da tutte le istituzioni della regione e da tutte le categorie, segnale di un profondo disagio della clientela o di quella parte che a Ferrovie sembra non interessare.

Ciò non di meno, ricordiamo che l’incontro già fissato con Trenitalia è saltato per inopinati “motivi personali” della dirigenza di Ferrovie. Noi siamo pronti a sedere in qualsiasi momento attorno a un tavolo serio e fondato su numeri che vengano dichiarati in un sereno clima di trasparenza, mettendo da subito a disposizione di Ferrovie il nostro ufficio studi e le proposte che nel frattempo abbiamo studiato per aiutare le economie di Ferrovie dello Stato».